10 consigli di web marketing dall’ E-Expecations Report

Il documento prende in esame molti aspetti: da come gli studenti recuperano informazioni sul college alla preferenza tra il materiale cartaceo o digitale

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Era il lontano 2005 quanto Ruffalo Noel Levitz pubblicò la sua prima indagine di mercato sugli studenti degli ultimi due anni di High School e su come si rapportavano alla tecnologia e ad internet in particolare.

Quest’anno ricorre il 10° anniversario e ancora una volta questo report risulta essere uno dei più interessanti e stimolanti per noi addetti ai lavori.

Sono stati selezionati 3000 risultati, provenienti al 50% da Juniors (penultimo anno di High School) e al 50% da Seniors (ultimo anno di High School), a loro volta divisi a metà tra maschi e femmine.

Non ho intenzione di riportarvi tutte le 24 pagine di questo report, ma semplicemente di segnalarvi i consigli finali, adattandoli al nostro contesto italiano. Il report lo potete scaricare gratuitamente da qui . È richiesta la registrazione alla newsletter, che comunque vi consiglio di fare in quanto avrete accesso a informazioni, report e webinar molto utili e non inviano spam.

Il documento, prima di arrivare ai consigli finali, prende in esame molti aspetti: da come gli studenti recuperano informazioni sul college alla preferenza tra il materiale cartaceo o digitale; passando per i contenuti maggiormente cercati su una pagina web o le foto che attraggono di più; per finire con l’utilizzo del paid marketing e lo sviluppo delle chat e dei webcast.

Ed ora ecco i 10 consigli dell’ E-Expecations Report di Ruffalo Noel Levitz:

  1. Il sito internet influisce sulla percezione del tuo istituto. (Direi che non c’è da aggiungere altro)
  2. L’intera comunicazione digitale deve essere ottimizzata per il mobile. (Anche qui…)
  3. Fai SEO. La SEO non è finita o superata. C’è ancora qualcuno che pensa non sia così importante o di poter sopperire con strumenti a pagamento, purtroppo però ci sono ancora parecchi studenti che usano i motori di ricerca (86% i Seniors e 89% i Juniors) e soprattutto ci sono ancora studenti che fanno ricerche utilizzando il solo nome del programma di studi (33% e 46% rispettivamente Seniors e Juniors) senza abbinarlo al nome del college o alla sua ubicazione.2015_E-Expectations
  4. Devi avere molti percorsi che permettono di recuperare le informazioni importanti su tutte le pagine del sito. Dai test emersi da questa indagine, ma anche guardando gli strumenti di analisi dei visitatori dei siti che gestiamo o che abbiamo costruito, si nota come i visitatori usufrusicano della possibilità di cliccare sui moltissimi link presenti su tutte le pagine. Bisogna quindi prepararsi a fornire rapido e visibile accesso alle informazioni chiave.
  5. Le foto del tuo istituto hanno più appeal di foto “stock”. (Nuovamente nulla da dire)
  6. Mandagli un messaggio! Gli studenti sono sempre più disponibili a ricevere messaggi ed  è un buon metodo per proseguire il reclutamento, per avvertirli di eventuali scadenze, per spingerli a compiere determinate azioni per andare avanti nell’iscrizione.
  7. Rendi il paid marketing interattivo! Ci sono molti studenti che cliccano sui vari annunci (Adwords, Facebook, Yahoo, etc) e gli istituti dovrebbero assicurarsi che una volta giunti sulla landing page essi non abbiano soltanto da leggere ma che possano in qualche modo interagire. Ad esempio per ricevere una e-brochures contente tutti i concetti chiave solo lasciando i propri contatti.
  8. Mettili in contatto con l’istituto. Dato che gli studenti e gli ex studenti hanno un grande appeal sui potenziali nuovi studenti, potresti pensare di metterli in contatto tra di loro così da mantenere il contatto e fornire loro delle risposte personalizzate. In questo senso le pagine universitarie di linkedin fanno un buon servizio di collegamento.
  9. Misura il lavoro e utilizza i dati per prendere le decisioni.
  10. Continua ad avere una buona comunicazione multi canale. Nonostante il report sia andato ad indagare nello specifico l’utilizzo di internet, è tuttavia emerso come il cartaceo e il telefono riscontrino ancora del gradimento tra gli studenti. Ad esempio il 40% dichiara di preferire gli istituti che spediscono loro il materiale o che li chiamano al telefono.

Questo è tutto. Vi consiglio nuovamente di scaricare il report e di iscrivervi alla newsletter.

Un rigraziamento particolare va a Stephanie Geyer, che oltre ad essere la curatrice del report si è resa disponibile nella stesura e nella condivisione di questo articolo.

PS: per consulenze o consigli su come organizzare e gestire dei webcast o su come gestire la rubrica dei potenziali studenti, contattatemi su LinkedIn.

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