La formazione continua dei docenti

Essere insegnanti vuol dire aggiornarsi continuamente per stare al passo con i cambiamenti della società e aiutare gli alunni nel modo adeguato

Vota questo post

In un mondo in rapido cambiamento, la scuola non può restare ferma. Per i docenti, la formazione continua non è solo un obbligo formale, ma una vera opportunità professionale: aggiornare le competenze e rispondere alle nuove esigenze degli studenti e della società è necessario. La formazione continua dei docenti è molto più che un adempimento: è un investimento sul proprio sviluppo professionale, sulla qualità dell’insegnamento e sull’esperienza degli studenti. Scegliere bene i percorsi, studiare contenuti rilevanti, e tradurre le conoscenze in una didattica concreta da svolgere in classe consente di fare la differenza.

 

L’importanza del lifelong learning

Il lifelong learnig, ossia l’apprendimento continuo nell’arco della vita, consente di rispondere al rinnovamento sociale e, nel particolare caso dei docenti, ad avvicinarsi alle nuove generazioni. Il lifelong learning rappresenta oggi una dimensione imprescindibile della professionalità del docente. In un contesto educativo caratterizzato da rapidi cambiamenti sociali, culturali e tecnologici, l’insegnante non può più considerare la propria formazione come un percorso concluso, ma come un processo continuo e dinamico.

 

Nel 2020 l’UNESCO ha specificato la necessità di un apprendimento permanente nel rapporto Futures of education. Nel documento si legge che continuare a crescere professionalmente è un diritto e che risulta una caratteristica utile a vincere le sfide globali.

Anche il Ministero dell’Istruzione ribadisce che il lifelong learning è caratterizzato dall’obiettivo di favorire la realizzazione in ambito personale, lavorativo, civico e sociale. Tutto questo risulta ancora più prezioso se pensiamo al settore scolastico: l’apprendimento dei ragazzi dipende, infatti, dalla qualità dell’insegnamento. Sul documento di Save the Children si legge che la scuola deve supportare le opportunità di formazione che possano aiutare gli insegnanti a migliorare le proprie metodologie per agire al meglio sull’inclusività degli alunni.

 

La formazione continua per i docenti

La formazione lungo l’arco di vita professionale è “obbligatoria, permanente e strategica”, come citato nella Legge 107/2015, che richiede all’insegnante di aggiornare le proprie competenze professionali. Da questa lettura si percepisce che la formazione continua è, dunque, anche un obbligo da parte del docente, perché in tal modo può migliorare il proprio insegnamento.

Ovviamente continuare a migliorarsi professionalmente non può essere visto esclusivamente come un obbligo, in quanto comporta svariati motivi che possono risultare importanti nel comparto scuola:

  • aiuta a comprendere i cambiamenti dei bisogni formativi degli alunni nel corso del tempo
  • permette di approcciarsi con sicurezza alle tecnologie, in costante evoluzione
  • consente di comprendere al meglio come affrontare il tema dell’inclusione e creare un clima partecipativo in classe, aggiungendo nuove metodologie da seguire
  • valorizzare la propria crescita personale corrisponderà ad un miglioramento generale della scuola del Paese
  • studiare e formarsi garantisce un livello di insegnamento migliore e mai obsoleto
  • rende preparati di fronte ai repentini cambiamenti della società e consente, di conseguenza, di aiutare nel modo migliore gli alunni ad affrontarli.

 

Cosa studiare per rimanere allenati: come scegliere tra l’offerta formativa

A seconda del grado di scuola in cui si insegna, si può optare per diversi percorsi di formazione. Ne consigliamo di seguito qualcuno, per comprendere la differenza tra una tipologia e l’altra:

  • Corsi di aggiornamento metodologico-didattico. Si tratta di corsi che riguardano l’aggiornamento di metodologie e tecniche didattiche, come ad esempio cooperative learning, flipped classroom, e laboratori vari. Generalmente in questi corsi si tende a proporre lo studio della psicologia (come le teorie dell’apprendimento), le strategie per la gestione della classe, la progettazione di unità didattiche, e le tipologie di valutazione.

 

  • Corsi di specializzazione. Sono corsi definiti verticali perché sono concentrati su un’unica disciplina o un’area disciplinare. Consentono di apprendere contenuti relativi all’insegnamento specifico della disciplina in questione e a realizzare dei percorsi interdisciplinari. Inoltre, spingono all’utilizzo della tecnologia relativamente alla disciplina specifica (ad esempio come utilizzare coding nelle discipline STEM).

 

  • Corsi di inclusione e gestione delle disabilità e bisogni educativi speciali (BES/DSA). Sono corsi che permettono di arricchire il proprio bagaglio nell’ambito delle difficoltà che gli alunni possono presentare. Tra gli argomenti di studio sono previsti approfondimenti sulla normativa, le strategie di gestione e di inclusione delle differenze, oltre che l’utilizzo delle tecnologie per facilitare l’apprendimento degli alunni che dimostrano tali difficoltà.

 

  • Corsi di formazione digitale. Le tecnologie digitali sono ormai entrate prepotentemente nella scuola, i docenti devono possedere le adeguate competenze per inserirle nella didattica. Parliamo di conoscenze relative agli strumenti digitali ma anche di informazioni relative alla cybersicurezza, la cittadinanza digitale e il cyberbullismo, di cui gli alunni stessi, nativi digitali, devono essere chiaramente informati.

 

  • Corsi su normative e obblighi professionali. Corsi che informano sulla normativa sui luoghi di lavoro secondo il D.Lgs. 81/2008, che concerne le procedure antincendio e primo soccorso.

 

  • Master e percorsi di alta formazione. Adatti per chi vuole migliorare la propria posizione lavorativa, assumere ruoli di responsabilità nella scuola e dirigere progetti scolastici innovativi. In tali corsi si apprendono conoscenze circa l’organizzazione e le politiche scolastiche, e la sperimentazione di progetti didattici.

 

Qualche consiglio per scegliere il corso più adatto

L’offerta formativa per un docente è variegata, e spesso non è semplice capire cosa fa al proprio caso, oppure a cosa dare la priorità.

Vediamo qualche suggerimento che può aiutare un docente a capire come muoversi tra i vari corsi:

  • Verifica sempre che il corso sia riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito o accreditato per i docenti.
  • Tieni traccia della formazione svolta: attestati, ore, crediti, certificazioni. Sono fondamentali ai fini della mobilità e delle graduatorie.
  • Consulta il Piano della Formazione della tua scuola: dovrebbe indicare priorità e aree tematiche da approfondire.
  • Allinea la tua scelta formativa al bisogno reale: cosa vuoi migliorare? Quale competenza ti manca? cosa ti piacerebbe approfondire o senti di dover migliorare per diventare il docente che vorresti essere?
  • Valuta la modalità online o in presenza, sulla base della tua possibilità e flessibilità oraria.
  • Condividi quanto appreso con i colleghi: trasformare l’aggiornamento in azione concreta nella classe e nella scuola valorizza la formazione acquisita.

La formazione continua non rappresenta soltanto un obbligo professionale, ma una risorsa per affrontare con consapevolezza e competenza le sfide educative del presente. Investire nello sviluppo degli insegnanti significa investire nella qualità della scuola e, soprattutto, nel futuro degli studenti. Solo attraverso un aggiornamento costante è possibile costruire ambienti di apprendimento inclusivi, innovativi e realmente capaci di rispondere ai bisogni di una società in continua trasformazione.

Non perderti le ultime novità dal mondo Education!

Iscriviti alla nostra newsletter

Ilenia Valleriani

Ho conseguito con lode la laurea specialistica in Comunicazione d’Impresa, successivamente alla laurea triennale in Scienze della Comunicazione, presso l’Università La Sapienza di Roma.

Insegnante nella scuola superiore di secondo grado, dal 2017 ho iniziato l’attività di content writer, in particolare sui temi del marketing e della comunicazione, per seguire la passione che coltivo sin da bambina: la scrittura.

Da luglio 2021 collaboro con il blog di Education Marketing Italia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Host Consulting srl - Via F.lli Recchi, 7 22100 Como - P.IVA 01434150197 | © 2025 | Privacy Policy - Cookies Policy
expand_less