TikTok e YouTube per la scuola: come usare i video per raccontare e promuovere la tua offerta formativa

Scopri come usare TikTok e YouTube per la scuola: crea video creativi e coinvolgenti per studenti e famiglie.

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Questo è il secondo articolo della nostra serie dedicata ai social media per la scuola. Dopo aver approfondito Facebook e Instagram, ci concentriamo ora su TikTok e YouTube, due piattaforme molto diverse ma entrambe centrali nella comunicazione digitale. Se il video è il formato dominante del nostro tempo, conoscere le potenzialità di TikTok e YouTube è fondamentale per scuole, università e centri di formazione che vogliono raggiungere in modo efficace studenti e famiglie (se vuoi qualche consiglio su strategie di marketing e comunicazione in generale, leggi qui!)

TikTok è la piattaforma dei contenuti brevi, dinamici e coinvolgenti, perfetta per mostrare il lato giovane e creativo della scuola. YouTube, invece, è il luogo ideale per contenuti più lunghi e approfonditi, come video istituzionali, video tour dell’istituto, interviste ai docenti e approfondimenti didattici.

Entrambe le piattaforme offrono formati verticali – TikTok con i suoi video standard, YouTube con gli Shorts – che possono diventare strumenti di comunicazione efficaci e versatili.

 

Perché i video sono fondamentali nella comunicazione scolastica

I video non sono solo una moda: sono uno degli strumenti più potenti per comunicare emozioni, raccontare storie e spiegare concetti in modo chiaro e coinvolgente. Genitori e studenti vogliono vedere la scuola in azione, percepirne il clima, le attività, i volti e i valori.

Un buon video può:

  • Raccontare la vita quotidiana della scuola.
  • Presentare l’offerta formativa e i servizi.
  • Mostrare le strutture con tour virtuali.
  • Coinvolgere studenti e famiglie in iniziative creative.
  • Mostrare testimonianze dirette di alunni, ex alunni e genitori

Una strategia video ben pensata rafforza la reputazione, aumenta la fiducia e favorisce le iscrizioni.

 

TikTok per la scuola: come e perché usarlo

TikTok è la piattaforma perfetta per parlare agli studenti delle superiori e universitari, ma anche ai genitori più giovani. I contenuti devono essere brevi, autentici e creativi, senza bisogno di grandi produzioni.

Idee di contenuti per TikTok

  • Mini video educativi con spiegazioni rapide dei docenti: i docenti possono registrare brevi video in cui spiegano concetti complessi in modo semplice e diretto, come formule matematiche, regole grammaticali o curiosità storiche. Questi contenuti sono perfetti per catturare l’attenzione degli studenti e offrire valore educativo in pochi secondi.
  • Dietro le quinte delle lezioni o dei laboratori: mostrare cosa accade “dietro le quinte” delle attività scolastiche è un ottimo modo per rendere la scuola più autentica e vicina. Puoi filmare brevi spezzoni di lezioni pratiche, esperimenti scientifici, preparazione di spettacoli teatrali o attività creative, dando vita alla scuola in modo spontaneo.
  • Challenge educative con studenti e insegnanti: le challenge sono una delle tendenze più popolari su TikTok. Puoi lanciare sfide educative in cui studenti e docenti si sfidano a risolvere quiz, completare esperimenti scientifici o realizzare progetti creativi in pochi secondi. Questo formato stimola la partecipazione e il senso di appartenenza.
  • Testimonianze degli studenti: i tuoi studenti sono i migliori ambasciatori della scuola. Chiedi loro di registrare brevi video in cui raccontano perché amano la scuola, cosa hanno imparato, o quali attività trovano più interessanti. Queste testimonianze autentiche possono ispirare altri studenti, convincere i genitori e stimolare il passaparola.
  • Consigli di studio o gestione del tempo: offri ai tuoi studenti suggerimenti pratici su come organizzare lo studio, prendere appunti in modo efficace o prepararsi agli esami. I docenti possono creare brevi video con “trucchi del mestiere”, mentre gli studenti possono condividere le loro strategie personali. Questi contenuti sono utili e molto apprezzati.

Vuoi approfondire? Leggi la guida a TikTok senza pregiudizi.

 

YouTube per la scuola: l’alleato per contenuti più lunghi

YouTube è l’ambiente ideale per raccontare in modo approfondito la scuola, offrendo contenuti utili e istituzionali, perfetti anche da integrare nel sito web scolastico.

Idee di contenuti per YouTube

  • Video di presentazione dell’istituto o dei corsi: un video ben costruito che racconta la mission, i valori, l’approccio educativo e l’offerta formativa dell’istituto è uno strumento fondamentale per orientare famiglie e studenti. Può essere utilizzato sul sito, nelle campagne di orientamento o durante gli open day virtuali. L’obiettivo è dare un quadro chiaro e coinvolgente della scuola, mostrando le sue peculiarità.
  • Tour virtuali delle strutture: un classico sempre efficace, soprattutto per chi non può visitare fisicamente la scuola o l’università. Attraverso un video tour puoi guidare lo spettatore tra aule, laboratori, biblioteche, spazi comuni e palestre, mostrando ambienti, tecnologie e servizi. È un ottimo modo per trasmettere trasparenza e professionalità.
  • Interviste ai docenti: dare voce agli insegnanti permette di mostrare il lato umano e professionale della scuola. Ogni docente può raccontare il proprio metodo, i progetti svolti in classe o la propria visione educativa. Le interviste aiutano le famiglie a comprendere meglio lo stile della didattica e a creare un primo legame con chi seguirà i figli.
  • Approfondimenti didattici o tutorial: contenuti pensati per offrire un valore aggiunto anche fuori dalla classe: un docente può spiegare un argomento complesso, proporre un approfondimento o illustrare un metodo di studio. Questi video possono diventare una risorsa formativa utile per tutti, anche come materiale di supporto per gli studenti.
  • Testimonianze di ex studenti: chi meglio degli ex alunni può raccontare l’impatto che ha avuto la scuola nella loro vita? Le testimonianze, soprattutto se autentiche e spontanee, trasmettono credibilità e fiducia. Possono riguardare esperienze personali, sbocchi universitari o lavorativi, ricordi significativi e motivi per cui consiglierebbero l’istituto ad altri studenti.

È anche un ottimo archivio per raccogliere eventi, registrazioni, contenuti formativi da rivedere in qualsiasi momento.

 

TikTok, Reels e Shorts: cosa hanno in comune e come sfruttarli

TikTok, Reels (Instagram/Facebook) e Shorts (YouTube) condividono una struttura simile: video verticali, brevi e dinamici pensati per attirare rapidamente l’attenzione.

Cosa hanno in comune:

  • Formato verticale, ideale per mobile.
  • Durata breve (ma diversa per ciascuna piattaforma): su TikTok si possono caricare video fino a 10 minuti, ma il formato ideale resta intorno ai 60–120 secondi. I Reels di Instagram/Facebook arrivano a 90 secondi, mentre gli Shorts di YouTube si fermano a 60 secondi.
  • Musica, testi e ritmo veloce.
  • Stile diretto e coinvolgente.

Puoi realizzare un unico contenuto e riadattarlo per tutte e tre le piattaforme, ottimizzando tempi e risultati. Basta adattare la caption, il formato video e magari la copertina per ogni canale.

 

Attrezzatura e software per video scolastici di qualità

Per comunicare con efficacia, non basta un’idea brillante: serve anche una qualità tecnica accettabile. Non serve un budget elevato: bastano pochi strumenti per ottenere video nitidi e piacevoli da guardare.

Attrezzatura consigliata

Anche la differenza tra video verticali (per TikTok, Reels e Shorts) e orizzontali (per video più lunghi su YouTube) va tenuta in considerazione: scegliere il formato giusto rende i contenuti più efficaci.

Le migliori app per il montaggio dei video scolastici

Per creare video scolastici efficaci e coinvolgenti, non è necessario essere esperti di montaggio. Oggi esistono app intuitive e potenti che permettono di realizzare contenuti professionali anche con uno smartphone. Ecco le migliori:

  • Editor integrato su TikTok e Instagram: sia TikTok che Instagram offrono strumenti di editing direttamente all’interno delle loro app. Puoi tagliare clip, aggiungere testi, effetti, filtri e musica. È la soluzione più semplice e immediata per chi vuole creare e pubblicare rapidamente.
  • Edits (nuovissimo e molto intuitivo): una delle app emergenti più interessanti, che offre funzionalità avanzate di montaggio video, effetti speciali, transizioni e testi animati. Perfetto per chi vuole aggiungere un tocco creativo ai video scolastici.
  • CapCut: uno dei migliori strumenti per chi desidera lavorare sia da desktop che da mobile. CapCut è sviluppato dagli stessi creatori di TikTok e permette di montare video con precisione, applicare effetti, testi dinamici, transizioni fluide e persino musica libera da diritti. Ideale per creare video professionali e adattarli a diversi formati.
  • Canva Video Editor: ottimo per chi preferisce un approccio visuale e semplice, Canva permette di creare video accattivanti combinando clip, immagini, testi e animazioni. Perfetto per video promozionali o storytelling scolastici.

L’ideale è sperimentare e trovare l’app che meglio si adatta al tuo stile e al tipo di contenuti che vuoi creare. Per video più spontanei e rapidi, gli editor interni di TikTok e Instagram sono perfetti. Per contenuti più curati, CapCut e Edits offrono una maggiore flessibilità.

 

3 errori da evitare sui video scolastici

  1. Video troppo lunghi e dispersivi: meglio essere chiari e arrivare subito al punto. Un video scolastico dovrebbe catturare l’attenzione e trasmettere il messaggio in modo rapido e diretto. Evita di dilungarti in introduzioni noiose o spiegazioni troppo complesse. Per i social, meglio puntare su contenuti brevi e incisivi (30-60 secondi su TikTok, Reels e Shorts). Per YouTube, se hai bisogno di più tempo, assicurati che il video resti interessante e ben strutturato, magari suddiviso in sezioni chiare. Non avere paura di sperimentare con formati creativi, battute, effetti dinamici e musica: la creatività è la chiave per mantenere alta l’attenzione degli studenti.
  2. Audio disturbato o lontano: il suono incide quanto l’immagine. Un video con un’immagine perfetta ma un audio disturbato rischia di essere ignorato. Per questo è importante utilizzare un microfono esterno, anche economico (come un lavalier collegato allo smartphone). Evita di registrare in ambienti rumorosi o con eco. Se necessario, puoi migliorare l’audio anche in fase di montaggio, aumentando il volume e riducendo i rumori di fondo con app come CapCut o Edits. Un audio chiaro è ancora più importante se il video è pensato per far ridere o sorprendere: la battuta o il messaggio devono essere subito comprensibili.
  3. Testi piccoli o tagliati nei formati verticali: verifica l’anteprima da mobile! Quando aggiungi testi sui video, assicurati che siano leggibili anche su uno schermo piccolo. Evita caratteri troppo piccoli e posizionali in modo che non vengano tagliati dai bordi del video, soprattutto nei formati verticali di TikTok, Reels e Shorts. Testa sempre l’anteprima per verificare che il risultato sia chiaro e piacevole da vedere. Se il tuo target sono gli studenti, gioca con font colorati, emoji, effetti di testo e animazioni: questi dettagli possono rendere il video più divertente e coinvolgente.

Ricorda: un video scolastico non deve essere per forza serioso. Soprattutto se il target sono gli studenti, un tocco di creatività, ironia e divertimento può fare la differenza e trasformare un semplice contenuto in un video memorabile.

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Valeria Alinei

Professionista nel campo del Marketing e della Comunicazione. Grazie ad un background accademico internazionale, ha svolto ricerche in merito all’applicazione del marketing al settore dell’istruzione, a partire dal lavoro di Tesi magistrale dal titolo “Higher Education Marketing a supporto dell’internazionalizzazione delle Università”, che le è valso una Menzione Speciale da parte dell’AICUN - Associazione Italiana Comunicatori d’Università.

Ha collaborato con l’Ufficio Marketing dell’Università Cattolica di Milano ed è - dal 2016 - una firma stabile del blog di Education Marketing Italia.

Nel dicembre 2019 ha pubblicato con la McGraw-Hill il suo primo libro dal titolo "Education marketing. Strategie e strumenti per comunicare il valore nel mondo dell'istruzione".

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