Chi sa far studiare meglio gli alunni? L’Intelligenza Artificiale

Qual è la promessa che l'innovazione dà nel mondo della scuola? Lezioni su misura per ogni individuo e più tempo per gli insegnanti da dedicare agli alunni.

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Quali sono le immagini che vengono alla mente parlando di Intelligenza Artificiale? Mondi futuristici pieni di macchine e droni volanti? Oppure cyborg e robot killer? Hollywood ha sicuramente un ruolo influente nel plasmare ciò che la maggior parte delle persone considera intelligenza artificiale. Tuttavia, a volte non ci rendiamo conto di come l’intelligenza artificiale sia già molto presente nella nostra vita quotidiana: dai software mail che categorizzano e ordinano automaticamente la posta in arrivo alle chat online in grado di riconoscere e rispondere alle richieste dei clienti. 

 

Nonostante oggi gli usi della AI (Artificial Intelligence) siano ben al di sotto della vaste potenzialità promesse dagli scienziati, le organizzazioni di tutto il settore pubblico, privato e anche no profit, stanno già utilizzando l’apprendimento automatico e “profondo” (i cosiddetti Machine Learning e Deep Learning), la Blockchain e la Realtà Aumentata, migliorando i loro prodotti e servizi. 

Anche nel campo dell’educazione e, in particolare, riguardo al modo in cui le persone sono in grado di apprendere nuove cose, l’intelligenza artificiale ha ampi margini di applicazione.

 

Qual è la promessa che l’innovazione dà nel mondo della scuola? Lezioni su misura per ogni individuo e più tempo per gli insegnanti da dedicare agli alunni.

Immaginiamo un’aula di scuola elementare, una classe mista con 30 studenti con diversi background e abilità cognitive. La sfida per l’insegnante consiste nel capire e decidere quali metodi di insegnamento funzioneranno meglio: alcuni studenti avranno risultati migliori con l’utilizzo di stimoli visivi, altri risponderanno alle attività di gruppo. Questa sfida si fa sempre più dura visto il trend che vede classi sempre più grandi e insegnanti sempre meno numerosi.
È qui che l’intelligenza artificiale arriva in soccorso attraverso meccanismi di apprendimento automatico (nota 1): fornendo a uno studente un elenco di domande ed esercizi, la tecnologia è in grado di comprendere quale metodo di insegnamento sta generando la migliore risposta da parte dello studente. I dispositivi AI sono anche in grado di leggere le espressioni facciali per determinare se lo studente sta reagendo positivamente o negativamente a diversi metodi di apprendimento. Inoltre, al momento i computer sono in grado di valutare le risposte dei test a scelta multipla, ma si stanno sviluppando algoritmi per valutare risposte scritte complesse e aperte per mettere alla prova la reale comprensione da parte dello studente della materia.

Naturalmente, si prevede ancora una fase di tentativi ed errori, ma non passeranno così tanti anni prima di vedere queste tecnologie applicate nelle scuole e negli ambienti di insegnamento, che si tratti di uno studente in classe o di un adulto che vorrebbe imparare a suonare uno strumento musicale. 

La tecnologia AI esistente potrebbe trasformare drasticamente il modo in cui gli umani sono in grado di imparare e sconvolgere il nostro futuro tanto quanto potrebbero fare macchine volanti i cyborg. Dunque, ora dobbiamo solo aspettare chi tra questi arriverà per primo.

 

 

Articolo liberamente ispirato alla traduzione di “Artificial Intelligence set to flower in the classroom” di Nikolas Kairinos, CEO e Fondatore di Fountech.aim compagnia specializzata nello sviluppo e nella distribuzione di soluzioni di intelligenza artificiale per organizzazioni e business.

(nota 1): Apprendimento Automatico: caratteristica peculiare e fondamentale della AI, delle macchine/computer di apprendere automaticamente quali azioni compiere a seconda di determinati input senza essere state preventivamente programmate, con un approccio logico che permette l’apprendimento attraverso l’esperienza, migliorano le loro prestazioni in modo “adattivo” mano a mano che gli esempi e quindi i dati forniti aumentano.

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Giulia Cattoni

Faccio quello che faccio da sempre: scrivo. Uso la scrittura per dare forma a pensieri e idee. Da piccola consumavo pagine e pagine per descrivere le mie avventure quotidiane sul diario, oggi uso il linguaggio per creare testi efficaci, contenuti digitali, e organizzarne la gestione. Mi piace trovare le parole giuste, mettere ordine ai testi e renderli chiari, e creare contenuti accessibili, piacevoli e utili. Faccio parte del team di Education Marketing Italia dal 2016: ho iniziato come autrice del blog e negli anni ho ampliato i miei ruoli. Oltre alla produzione e gestione dei nostri contenuti, affianco i miei colleghi nella gestione degli open day e nelle attività di design thinking. Dal 2023 mi occupo in prima linea della cura del nostro brand: dalle mie mani passano piani editoriali, articoli, post, newsletter, webinar e la strategia che li tiene insieme. Mi sono laureata in Comunicazione con una tesi sull'uso della lingua per l'infanzia, ho frequentato corsi sulla didattica emozionale e sulla robotica educativa. Sono stata istruttrice di pallavolo nel settore giovanile comasco.

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