Education Marketing: per prima cosa intendiamo delimitare e definire quello che l’argomento principale di questo blog.
Come molte pratiche di questo tipo l’Edu Marketing nasce negli Stati Uniti, con l’apparizione nel 1985 di un testo intitolato “Strategic Marketing for Educational Institutions” scritto dal guru del marketing Philip Kotler.
Si sviluppa nel corso degli anni ’90 ma cresce in modo esponenziale nell’ultimo decennio, espandendosi anche oltre oceano. Ovviamente il mercato americano è altamente competitivo, e la struttura scolastico/formativa è molto diversa da quella italiana ed europea in generale ma molto di ciò che viene fatto negli USA con i dovuti aggiustamenti è replicabile anche da noi.
Una possibile definizione dell’Education Marketing potrebbe essere: tutte le pratiche di marketing e comunicazione che concorrono a comunicare il valore di un’istituzione formativa, a definirne l’identità, a diffondere e migliorarne l’immagine, e, principalmente, ad aumentare gli iscritti a una scuola, università, master, corso di specializzazione.
Si tratta certamente di marketing ma circoscritto a un campo molto particolare nel quale vendere e convincere sono operazioni molto delicate perché hanno a che fare con il futuro delle persone, con le loro aspettative di imparare e migliorare e le loro ambizioni di raggiungere un obbiettivo di vita.
Per questo fare Education Marketing vuol dire ben informare i possibili utenti, i prospect, dando loro un assaggio del futuro che potranno avere frequentando un determinato corso, farli sentire parte di un’istituzione con un’identità precisa e che non è alla ricerca continua di masse di nuovi iscritti ma di persone da formare al meglio.
Certamente le operazioni sono quelle tipiche di molti piani di marketing: digital advertising, social media, SEO, brochure, fiere ed eventi (open day) ecc… ma sempre con un occhio di riguardo a ciò che è stato detto sopra e non dimenticando che è proprio la strategia che fa la differenza, soprattutto in Italia dove nel mondo dell’istruzione il marketing è spesso relegato ad una piccola voce di bilancio e affidato a qualcuno del personale interno che si occupa di qualche singola operazione, senza avere in mente il quadro generale né una strategia.