Ci sono differenze fra le aspettative degli universitari americani e italiani?

Confronto fra sogni e motivazioni, nella fase di pianificazione della scelta universitaria, tra gli studenti statunitensi e quelli del nostro Paese

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La scelta del college non è facile, si investe molto, e non solo economicamente, nella facoltà che si decide di frequentare. L’ansia non è legata però solo alle aspettative circa il futuro, ma anche alle eventuali difficoltà che si potrebbero incontrare durante il percorso di studi.

Dal report RNL High School Student College Planning 2022 emergono quali sono  fattori più importanti per le future matricole nella pianificazione del college, soprattutto dopo il periodo pandemico.

 

Principali elementi che gli studenti statunitensi ricercano nell’esperienza universitaria

Al primo posto tra i quattro principali fattori che spingono ad iscriversi ad un corso universitario, individuato dal 65% degli intervistati, c’è la voglia di acquisire competenze specifiche per un possibile futuro lavoro; il 49% pensa ad una laurea che offra la possibilità di rispondere al maggior numero di offerte di lavoro; il 28% indica che la scelta del college è legata alla possibilità di divertimento al campus, mentre per il 18% dipende dalla possibilità di creare una rete sociale.

Nel rapporto RNL, emerge che l’atteggiamento con il quale gli studenti americani si approcciano al college è, per l’86%, di totale impegno affinché il percorso possa essere completato velocemente, per il 69% l’iscrizione all’università è da considerarsi la cosa più soddisfacente da fare successivamente alla scuola superiore, al contrario del 53% che si domanda se valga la pena, in termini di denaro e fatica, frequentare un corso universitario.

 

Principali motivi di scelta del college

La pianificazione all’università inizia già anni prima, con un orientamento a partire dalla high school. Secondo il report sono cinque gli elementi principalmente presi in esame dagli studenti:

1 – Corsi accademici 73%
2 – Costo (tasse, vitto, alloggio…) 67%
3 – Presenza di contributi finanziari e borse di studio 54%
4 – Posizione (città, locali nelle vicinanze…) 36%
5 – Validità dei programmi accademici (voti, classifiche…) 32%

 

Notevole importanza, ai fini della pianificazione, sembra assumere anche la presenza o meno di un test d’ingresso da superare.

Le tipologie di test previste dal sistema americano sono due: ACT (American College Test) che prevede anche la certificazione scientifica utili per i corsi STEM (scienze, tecnologie, ingegneria, matematica) a differenza del SAT (Scholastic Aptitude Test).

Il 20% degli allievi intervistati intende sostenere l’Act, il 32% il Sat. Il 34% pensa di provare entrambi i test d’ingresso, mentre il 14% ritiene di non partecipare a nessuno dei due. Per questi ultimi, nel 41% dei casi, è la famiglia a ritenere che non sia un bene fare il test, il 19% dichiara, invece, di non potersi permettere il pagamento del test.

Tra coloro che intendono sostenere il test d’ingresso, la ragione principale per il 51% degli intervistati è la possibilità di ottenere una borsa di studio, mentre il 32% dichiara di farlo perché sostenuto anche dagli altri compagni della scuola superiore. Inoltre, quasi la metà degli studenti e delle famiglie di coloro che sostengono il test, affermano di avere la percezione che le istituzioni che non richiedono un esame di ammissione siano da considerarsi meno accoglienti e prestigiose.

Al momento della pianificazione, il 40% degli studenti si dichiara propenso a spostarsi in un college a più di mille miglia di distanza dalla propria residenza, il 27% fino a 500 miglia e il 33% ad andare anche oltre. I dati, però, non sono confermati al momento dell’iscrizione ufficiale, quando la maggior parte opta per una soluzione in prossimità di casa.

 

Le informazioni più ricordate

Al momento delle iscrizioni, le informazioni che risultano essere ricordate dagli studenti, e che quindi hanno un peso maggiore sulla scelta finale, sono così ordinate:

Corsi 85%
Luogo 85%
Aiuti finanziari 77%
Vita di comunità 74%
Costi 74%
Forza dei programmi 73%
Requisiti di ammissioni 73%
Esclusività dell’istituzione 71%
Processo e tempistica di candidatura 69%
Atletica 65%
Opzioni finanziarie (prestiti…) 64%
Diversità demografica 62%
Attività co-curriculari 61%
Alloggio 61%
Ristorazione 53%
Retta 46%

 

Le motivazioni degli studenti americani

Un’ulteriore ricerca condotta da RNL su 95.000 soggetti, ha permesso di individuare le 10 motivazioni che spingono gli studenti a frequentare il loro primo anno:

  1. Incontrare nuovi amici
  2. Selezionare un buon piano educativo per ottenere un ottimo lavoro
  3. Capire quali sono le qualifiche necessarie per un determinato lavoro
  4. Scoprire quali sono i club e le organizzazioni più esclusive
  5. Ricevere aiuto per migliorare le proprie abitudini
  6. Individuare vantaggi e svantaggi delle diverse carriere
  7. Incontrare studenti senior per carpire dei consigli
  8. Comunicare con esperti sulle future occupazioni e relative retribuzioni
  9. Avere contatti con i professionisti che si occupano delle borse di studio
  10. Ricevere informazioni sulle migliori modalità per superare gli esami

 

Cosa pensano gli studenti italiani?

Gli studenti del nostro Paese, di fronte alla fatidica scelta, sembrano trovarsi ad un bivio: scegliere facoltà che facilitino l’introduzione nel mondo del lavoro o inseguire i propri sogni e le proprie inclinazioni, anche se poco allettanti economicamente?

Ad evidenziare i dati in merito ci pensa Almalaurea, con il rapporto 2022. Negli ultimi dieci anni, il numero di coloro che scelgono il corso di studi in virtù di motivi prevalentemente culturali, (ossia inseguendo le proprie attitudini), sono in leggero calo, rispetto a coloro che mostrano di effettuare la scelta nel rispetto di fattori prevalentemente professionalizzanti.

La percentuale di chi sceglie secondo le proprie inclinazioni è più alta nel settore umanistico-letterario, esattamente il 57,1%, a seguire l’ambito arte e design 48,8% e psicologico 44,6%. Nell’area dell’ingegneria industriale e dell’informazione si registra, invece, la percentuale più alta di studenti che favoriscono scelte finalizzate all’occupazione, 15,2%.

 

10 consigli per scegliere l’università in Italia

  1. Controlla la qualità degli atenei dalle ricerche del CENSIS (Centro studi investimenti sociali) e il Rapporto ANVUR (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca)
  2. Informati sull’andamento del mercato del lavoro e la probabile progressione delle carriere, confrontandoti con esperti del settore
  3. Seleziona le principali fonti di informazioni (siti web universitari, open day, orientamento universitario…)
  4. Valuta le possibilità di percorsi di studio successivi alla laurea (magistrale, master, dottorato, corsi di formazione, stage…)
  5. Verifica le strutture dell’ateneo (aule, biblioteche…)
  6. Raccogli informazioni su eventuali test d’ingresso, provandone più di uno
  7. Analizza il profilo dei docenti
  8. Leggi nei dettagli il piano di studi
  9. Effettua i test di orientamento che facilmente si trovano online per capire le tue attitudini
  10. Analizza i rapporti internazionali dei singoli atenei

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Ilenia Valleriani

Ho conseguito con lode la laurea specialistica in Comunicazione d’Impresa, successivamente alla laurea triennale in Scienze della Comunicazione, presso l’Università La Sapienza di Roma. Insegnante nella scuola superiore di secondo grado, dal 2017 ho iniziato l’attività di content writer, in particolare sui temi del marketing e della comunicazione, per seguire la passione che coltivo sin da bambina: la scrittura. Da luglio 2021 collaboro con il blog di Education Marketing Italia.

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