Gli 8 obiettivi per promuovere la classe capovolta

Il primo obiettivo di è formare insegnanti che adottino il metodo nella propria disciplina con efficacia educativa e soddisfazione di studenti e genitori

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L’argomento “Classe capovolta” è stato sviscerato (ne abbiamo parlato per la prima volta in questo articolo e recentemente qui): l’interazione reciproca tra alunni e professori, il valore del rapporto instaurato tra i vari soggetti coinvolti, il maggior tempo dedicato allo studio, l’entusiasmo verso le attività proposte sono le caratteristiche principali che rendono le metodologie di Flipped Classroom allettanti ed efficaci.

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Ne sono consapevoli anche gli attivisti di Flipnet, un’associazione che, dal 2014, compie azioni di promozione sociale con focus sulla didattica capovolta.

Conscia degli studi e delle evoluzioni nelle sperimentazioni attuate, Flipnet ha stilato e reso pubblici sul proprio sito gli 8 obiettivi che ha deciso di porsi per continuare il proprio impegno di promozione sociale nel nostro paese:

  1. Formare insegnanti che adottino il metodo capovolto nella propria disciplina con efficacia educativa e soddisfazione di studenti e genitori, attraverso convegni semestrali, corsi bimestrali, seminari informativi e summer school.
  2. Creare una community di formatori, qualificata e trasparente.
  3. Aggiornare e implementare un Albo Pubblico, verificato e geolocalizzato di “insegnanti capovolti” italiani. (flipnet.it/mappa).
  4. Creare un Comitato scientifico Flipnet che dovrà occuparsi anche di redigere un manifesto sui pilastri della classe capovolta a livello nazionale e internazionale.
  5. Promuovere il metodo capovolto organizzando conferenze pubbliche gratuite in diversi poli sul territorio.
  6. Arricchire il sito flipnet trasformandolo in portale per la condivisione di tutti i materiali utilizzati in classe nelle singole materie e nei vari ordini di scuole
  7. Creare una rete europea di aiuto reciproco alla classe capovolta attraverso un gruppo di lavoro che si occupi di: ricercare altre associazioni/docenti europei; individuare bandi a cui poter partecipare; tradurre in inglese le parti che saranno redatte in italiano.
  8. Creare un’accademia formativa per tutti i docenti che vogliono apprendere e sperimentare direttamente con i bambini il nostro metodo.

Gli obiettivi proposti ci fanno ricordare che al centro del percorso formativo scolastico c’è un insegnante che non è solo uno specchio di concetti, ma una spugna che, attraverso lo studio, la sperimentazione, la critica e l’impegno, diventa ambasciatore e guida degli alunni nel mondo del Sapere.

Gli step di Flipnet sono molto ambiziosi ma anche concreti e attuabili, se davvero si credesse a livello nazionale al progetto. Per farlo, ovviamente, servono continui aggiornamenti per i formatori e, da parte loro, serve il coraggio e la modestia di mettersi in discussione, affrontare nuovi argomenti, saper sorpassare continuamente nuovi ostacoli e non smettere mai di studiare. Serve buona volontà, passione ma anche fondi per sostenere questo impegno.

Come riporta Nicola Strizzolo nell’articolo “Flipped classroom, le esperienze: vantaggi e svantaggi emersi”, la motivazione “va rafforzata sia attraverso l’agilità nell’utilizzo delle nuove tecnologie ma anche nella motivazione di dar valore agli insegnanti e al contenuto stesso della lezione, ovvero la cultura”.
“Affinché una persona e una società investano in sapere” continua “è al sapere stesso che deve essere riconosciuto un valore, così come agli operatori della conoscenza”. E conclude, con un realismo dal sapore cinico: “si tende a condividere ciò che è riconosciuto come un valore e si è motivati a farlo se vi sono le giuste ricompense sociali”.

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Giulia Cattoni

Faccio quello che faccio da sempre: scrivo. Uso la scrittura per dare forma a pensieri e idee. Da piccola consumavo pagine e pagine per descrivere le mie avventure quotidiane sul diario, oggi uso il linguaggio per creare testi efficaci, contenuti digitali, e organizzarne la gestione. Mi piace trovare le parole giuste, mettere ordine ai testi e renderli chiari, e creare contenuti accessibili, piacevoli e utili. Faccio parte del team di Education Marketing Italia dal 2016: ho iniziato come autrice del blog e negli anni ho ampliato i miei ruoli. Oltre alla produzione e gestione dei nostri contenuti, affianco i miei colleghi nella gestione degli open day e nelle attività di design thinking. Dal 2023 mi occupo in prima linea della cura del nostro brand: dalle mie mani passano piani editoriali, articoli, post, newsletter, webinar e la strategia che li tiene insieme. Mi sono laureata in Comunicazione con una tesi sull'uso della lingua per l'infanzia, ho frequentato corsi sulla didattica emozionale e sulla robotica educativa. Sono stata istruttrice di pallavolo nel settore giovanile comasco.

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