L’email è ancora una buona strategia di marketing? La risposta è sì, anche nel settore scuola

Inviare email è un ottimo modo per avvicinarsi ai prospect e creare fidelizzazione. Ecco come ottimizzare il servizio email ed evitare gli errori più comuni.

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L’email marketing è un potente strumento di comunicazione per promuovere i propri servizi. Nonostante la diffusione dei social media, la forza dell’email marketing è rimasta costante, configurandosi come una delle risorse strategiche classiche su cui puntare. Ancora oggi, infatti, si conferma come uno degli strumenti più utili nel campo del marketing, in quanto ritenuta una tipologia di comunicazione diretta, definita “push”, perché spinge il mercato verso il cliente.

 

I vantaggi dell’email marketing

L’email è considerata una strategia di marketing classica, se pensiamo che il primo messaggio commerciale di posta elettronica risale al 1978, quando un dipendente dell’ufficio marketing della Digital Equipment, in USA, la inviò su ARPANET (rete interna di comunicazione aziendale), per pubblicizzare un computer.

I vantaggi offerti da un’email marketing non si sono affievoliti nel tempo. Ancora oggi, infatti, si attribuiscono numerose qualità ad un’email:

  • È una comunicazione immediata
  • Raggiunge un pubblico molto vasto con costi esigui
  • Aiuta a costruire e mantenere un rapporto con il cliente, rendendolo informato nel tempo su un servizio preciso o eventuali novità proposte
  • Può rappresentare il punto di partenza per indirizzare verso il sito web, un blog o un social media dell’azienda
  • Incentiva i destinatari a mantenersi fedeli al servizio offerto dal brand
  • Consente una comunicazione personalizzata
  • È facilmente tracciabile, tramite metriche specifiche
  • È perfetta per essere visualizzata sullo smartphone, il device più utilizzato nella società contemporanea
  • È contrassegnata dalla caratteristica della versatilità, può infatti essere associata ad altre strategie di marketing

 

Attenzione a non compiere questi errori

Inviare un’email, oggi, appare come la cosa più semplice del mondo. Anche chi non è particolarmente avvezzo all’uso delle tecnologie, riesce ad avere una confidenza, più o meno sviluppata, con la posta elettronica.

Attenzione però a non incappare in errori, vi sono pochi e semplici accorgimenti da tenere a mente nell’invio delle mail relative alla promozione dei propri servizi, che è bene conoscere:

  • La dimensione della mail deve essere limitata, se ha un peso elevato, infatti, il download potrà essere lento, rischiando così che l’utente perda interesse e consideri l’idea di non aprire l’email.
  • Lo spam è il rischio peggiore in cui si può incappare nell’attività di email marketing. Molte email non vengono visualizzate a causa dei filtri antivirus. Il consiglio è quello di chiedere all’utente di aggiungere l’indirizzo dell’azienda nella propria rubrica.
  • La concorrenza è spietata, ogni giorno ognuno di noi riceve molteplici email, è necessario sapersi distinguersi per invogliare il prospect a non cestinarla prima ancora di aprirla.

 

Strutturare una email di successo

Abbiamo già accennato al fatto che l’email deve differenziarsi, deve offrire un motivo all’utente per aprirla, tra le tante che ogni giorno ritrova nella propria casella di posta elettronica.

Il primo elemento che balza agli occhi è senza dubbio l’oggetto: specificare immediatamente un eventuale vantaggio offerto, è una mossa strategica. Ad esempio, uno sconto per la prossima iscrizione, o delle novità relative al prossimo anno scolastico.

Nel testo dell’email è bene prima contestualizzare un problema: se sono una scuola che offre corsi di lingua, evidenzierò la necessità di fare un corso di inglese, puntando sul perché è importante effettuare il corso, ad esempio, corredando l’email con delle statistiche che mostrano quanto è importante la conoscenza della lingua nel mondo del lavoro; infine, si può procede con il consiglio della soluzione al problema evidenziato, procedendo con la pubblicità circa il proprio corso.

All’interno dell’email non deve mancare la call to action, ossia la chiamata all’azione, che spinge l’utente a svolgere concretamente un’azione. La call to action deve contenere al massimo tre parole, utilizzare verbi imperativi, e puntare soprattutto sui contenuti (è preferibile l’espressione “info qui” piuttosto che semplicemente “clicca qui”). La chiamata all’azione va inserita al punto giusto dell’email, esattamente dove si parla del servizio offerto.

In fondo ad ogni email, non va dimenticato di inserire il disclaimer sulla privacy in base alle normative vigenti, e la possibilità di disiscrizione per l’abbonato ad una mailing list.

È buona norma concludere con la firma dell’istituto che invia l’email.

 

Come creare una mailing list

Avere una mailing list permette di creare e poi mantenere nel tempo dei contatti, avere molti follower non ha senso se non si coltiva il rapporto con essi.

Per realizzare una mailing list ci si affida ad appositi software di email marketing, che permettono più modalità di creazione della lista di abbonati:

  • un modulo pop-up che appare durante la navigazione sul web che deve avere un titolo accattivante, una chiara didascalia e le informazioni strettamente necessarie (nome, indirizzo email, invito all’azione)
  • annunci che appaiono durante la presenza sui vari social media, a seconda del target di riferimento. Ad esempio, se voglio promuovere un corso per bambini, pubblicherò l’annuncio sui social più frequentati da millennial e boomer, che ipoteticamente, hanno l’età per avere dei figli o dei nipoti. Non avrà molto senso pubblicizzare un prodotto di questo tipo su un social come Tik Tok, frequentato da adolescenti.

Per assicurarsi il buon funzionamento di una mailing list, è opportuno procedere, di tanto in tanto, con una pulizia: molti indirizzi di posta elettronica risultano nel tempo inattivi perché cancellati dai titolari stessi.

 

Trend 2024 dell’email marketing in Italia

Secondo il report Getresponse sui trend email 2023/2024, sono emersi dati interessanti da tenere presenti per ottimizzare la propria strategia di email marketing in Italia:

  • il 17% delle email viene aperto entro 1 ora. Dopo 4 ore il tasso di apertura delle email diminuisce particolarmente, tanto da portare gli utenti a cestinare direttamente la comunicazione, senza aprirla
  • il giorno migliore per l’invio di email nel settore dell’istruzione è risultato il lunedì
  • gli utenti si infastidiscono se un istituto invia più di una mail a settimana
  • i messaggi personalizzati sono preferiti, vantano un tasso di apertura del 6% superiore a quelli standardizzati
  • la lunghezza ideale dell’oggetto è di un numero di caratteri compreso tra 211 e 230
  • le parole più apprezzate nell’oggetto dell’email sono, nell’ordine: newsletter (con un tasso di apertura del 56%); invito (con il 41%); eventi (con tasso di apertura 38%); svendita/vendita (con 42%) e, infine, videotutorial (al 39% di apertura).

 

Come utilizzare l’email marketing per promuovere una scuola o un corso di formazione

Nella promozione del proprio istituto, o di un particolare corso offerto, si può procedere per step:

  • è consigliabile pianificare l’email con almeno 2 mesi di anticipo rispetto al lancio della novità o dell’inizio dell’anno scolastico
  • differenziare il data base per le mailing list secondo diverse caratteristiche. Ciò è possibile, per esempio, chiedendo delle informazioni come età, numero di figli…
  • personalizzare l’email con del materiale da scaricare, che differenzia dal concorrente
  • misurare l’invio delle email tramite delle metriche, come: open rate (un tasso di apertura compreso tra 22% e 35% è considerato buono), click through (percentuale di persone che cliccano sulla chiamata all’azione), tasso di disiscrizione (utenti ai quali, secondo le normative vigenti, non è possibile inviare email successivamente)
  • premiare gli abbonati, con degli sconti o materiale extra

 

Le tipologie di email da inserire nella propria strategia di email marketing

La tipologia di email varia a seconda della necessità. Non è consigliabile strutturare un unico tipo di messaggio indifferenziato, sia nel tempo che per situazione:

  • Email di benvenuto: ha l’obiettivo di presentare la scuola e incoraggia a saperne di più
  • Newsletter: si tratta delle email periodiche, che possono includere articoli, recensioni, call to action, link ad un blog
  • Email di nurturing: il termine “nurturing” indica un processo di “nutrimento” dei contatti, per invogliare il cliente a rimanere fedele. Sono rivolte a specifici gruppi del database, differenziati per interessi specifici
  • Email di conferma (o transazionale): si invia per confermare, ad esempio, l’iscrizione stessa alla newsletter, o un acquisto online, oppure l’iscrizione ad un determinato corso o ad una pre-iscrizione…
  • Email invito: per invitare ad un particolare evento (ad esempio gli open day)
  • Email promozionali: ideali per presentare prodotti e servizi
  • Email sondaggio: vengono inviate per richiedere feedback ai clienti. È un modo per comunicare l’importanza dell’opinione dei prospect per la scuola

Per approfondire l’argomento del marketing per le scuole, puoi leggere anche Strategie avanzate di marketing digitale per le scuole nel 2024: guida per professionisti.

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Ilenia Valleriani

Ho conseguito con lode la laurea specialistica in Comunicazione d’Impresa, successivamente alla laurea triennale in Scienze della Comunicazione, presso l’Università La Sapienza di Roma. Insegnante nella scuola superiore di secondo grado, dal 2017 ho iniziato l’attività di content writer, in particolare sui temi del marketing e della comunicazione, per seguire la passione che coltivo sin da bambina: la scrittura. Da luglio 2021 collaboro con il blog di Education Marketing Italia.

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