TikTok per le scuole: perché sì, perché no

TikTok è un social che ha creato attorno a sé un enorme dibattito: può essere adatto per la comunicazione scolastica e per coinvolgere la Gen Z?

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Negli ultimi anni, TikTok ha rivoluzionato il mondo dei social media con la sua piattaforma di condivisione, introducendo un sistema di fruizione di video brevi e coinvolgenti che ha conquistato in particolare i più giovani (se ancora non sai come funziona, ti consigliamo leggere questo nostro articolo prima di proseguire). Di conseguenza, tantissimi brand hanno intravisto in questo canale un’opportunità per iniziare ad utilizzare linguaggi più “giovani” e informali: come vi abbiamo raccontato, anche molte istituzioni scolastiche hanno iniziato ad utilizzare TikTok come strumento di comunicazione per coinvolgere gli studenti e la comunità scolastica. Tuttavia, l’adozione di questa piattaforma complessa va valutata sotto diversi punti di vista, per stabilire se può o meno essere adatta alla propria scuola.

 

TikTok tra Gen Z, Millennials e Gen Alpha

In Italia, circa 1 persona su 3 oggi utilizza TikTok: sono 19,7 milioni le persone che mensilmente approdano sulla piattaforma nel nostro Paese.

TikTok ha guadagnato rapidamente popolarità soprattutto nei giovani della generazione Z (i nati tra la metà degli anni ’90 e il 2010) ma è stata rapidamente in grado di attirare anche un pubblico più “adulto”, in particolare di Millennials. Sempre più poi iniziamo a vedere la presenza della generazione Alpha (i nati dal 2010 in poi), attivi su TikTok attraverso l’uso dei dispositivi dei loro genitori o dei propri dispositivi digitali. Queste generazioni sono cresciute immerse nella tecnologia e sono abituate a consumare contenuti in modo rapido e visivo.

TikTok risuona con queste generazioni grazie alla sua natura immediata e alla sua capacità di offrire una vasta gamma di contenuti divertenti e informativi in un breve periodo di tempo. Utilizzare TikTok nelle scuole può quindi essere particolarmente efficace nel coinvolgere gli studenti e creare connessioni significative con la generazione Z e Alpha, che trovano nella piattaforma una forma di espressione e identificazione. Tuttavia, è importante considerare le peculiarità di queste generazioni e adattare i contenuti e le strategie di comunicazione, garantendo sempre un approccio responsabile e consapevole all’uso di TikTok.

 

Il potenziale di TikTok per le scuole

Quando parliamo di social media, abbiamo più volte voluto sottolineare quanto il ruolo principale nel successo o meno di una strategia comunicativa sia dettata dai contenuti: fotografie, video, testi, articoli che decidiamo di pubblicare devono avere un obiettivo comunicativo chiaro e quanto più sono originali e coinvolgenti, tanto maggiore sarà la loro capacità di arrivare a più persone. In questo, TikTok ha avuto la capacità di mettere i contenuti al centro della propria piattaforma. Ma andiamo a vedere su quali temi la scuola può trovare in questa piattaforma un canale adatto ai propri scopi comunicativi.

 

TikTok come strumento di coinvolgimento degli studenti

TikTok offre un approccio innovativo e dinamico per coinvolgere gli studenti attraverso contenuti video creativi e interattivi. Lo strumento video, in questo, dà la possibilità di affrontare un argomento con approcci variegati, che possono essere ugualmente interessanti e avere successo: contenuti brevi e divertenti possono essere una modalità di “rompere la barriera dell’attenzione” e attirare l’interesse dello studente, affrontando magari tematiche importanti in modo leggero; contenuti video più lunghi e approfonditi possono poi consentire di raccontare punti di vista diversi, di raccontare aneddoti o mettere in piedi vere e proprie “mini-lezioni”.

 

Sensibilizzazione e promozione

Le scuole possono sfruttare TikTok anche per sensibilizzare la comunità su eventi, iniziative e programmi scolastici. La piattaforma offre potenzialmente un vasto pubblico di studenti, genitori e membri della comunità interessati a ciò che accade nella scuola: utilizzando hashtag rilevanti e magari collaborazioni con giovani “content creator” locali, le scuole possono aumentare la visibilità dei loro contenuti e coinvolgere un pubblico più ampio per far conoscere il contenuto della propria offerta formativa.

 

Creatività e espressione

La maggior parte degli studenti usa TikTok perché in qualche misura stimola la loro creatività e libertà di espressione individuale: le scuole possono incoraggiare la produzione di contenuti originali che riflettano la cultura e l’identità della scuola, promuovendo così un senso di appartenenza e orgoglio. Questo può essere particolarmente efficace nell’incoraggiare gli studenti a esplorare nuove forme di espressione artistica e comunicativa, ad unirsi nel produrre contenuti di gruppo, nel creare dinamiche premianti che facciano sentire gli alunni parte di “un qualcosa” che metta al centro le loro idee e i loro interessi.

 

Esempi di contenuti interessanti per le scuole su TikTok

  • Challenge educative. Creare sfide legate all’apprendimento, come ad esempio la creazione di video brevi su concetti matematici o storici. Questo non solo rende l’apprendimento divertente, ma può anche incoraggiare la collaborazione tra gli studenti e promuovere una cultura di apprendimento attivo, anche con il coinvolgimento dei docenti che possono essere “guide” nella creazione di questi contenuti.
  • Racconti di successo degli studenti. Condividere storie di studenti che hanno ottenuto risultati eccezionali o superato ostacoli significativi: questo non solo ispira altri studenti, ma rafforza anche il senso di comunità e supporto all’interno della scuola.
  • Dietro le quinte della scuola. Mostrare gli aspetti meno conosciuti della vita scolastica, come ad esempio la preparazione di eventi o la vita quotidiana nelle aule: questo aiuta a umanizzare la scuola e a creare un legame più stretto tra studenti, insegnanti e genitori.
  • Tutorial e consigli. Fornire suggerimenti utili per gli studenti su come affrontare lo studio, gestire il tempo o affrontare il stress: questo dimostra l’impegno della scuola nel supportare il successo degli studenti al di là dell’ambito accademico.

 

Ci sono rischi e precauzioni da considerare?

TikTok, come tutti i social media e in generale il web, è una piattaforma pubblica e aperta: ciò significa che i contenuti condivisi possono essere accessibili a chiunque. Le scuole devono prestare particolare attenzione alla privacy degli studenti e al rischio di condivisione di informazioni personali sensibili: è importante educare gli studenti sull’importanza di mantenere le informazioni personali private e implementare misure di sicurezza per proteggere l’identità degli studenti, in particolare in presenza di minori.

Inoltre, come qualsiasi altra piattaforma di social media, TikTok può ospitare contenuti inappropriati o offensivi: le scuole devono monitorare attivamente i contenuti condivisi e intervenire prontamente in caso di violazioni delle linee guida. Inoltre, è importante educare gli studenti sui rischi associati all’esposizione a contenuti inappropriati e fornire loro strumenti per gestire e segnalare contenuti non adeguati.

Da ultimo, c’è sicuramente il rischio che l’uso di TikTok possa diventare una distrazione per gli studenti durante il tempo di studio o in classe: le scuole devono stabilire linee guida chiare sull’uso responsabile della piattaforma e promuovere un equilibrio sano tra l’uso di TikTok e le attività accademiche. Inoltre, è importante coinvolgere gli studenti nella creazione di contenuti educativi e incoraggiarli a utilizzare TikTok in un modo costruttivo che sia per il loro apprendimento.

 

Integrare TikTok con gli altri social media della scuola

Integrare TikTok con altri canali di social media può arricchire la strategia di comunicazione delle scuole, consentendo loro di raggiungere una più ampia varietà di pubblici e sfruttando le peculiarità di ciascuna piattaforma, amplificando così l’impatto della propria comunicazione. Tuttavia, è importante adattare i contenuti e le strategie di comunicazione a ciascuna piattaforma, tenendo conto delle preferenze e delle abitudini degli utenti e mantenendo un approccio coerente e autentico alla comunicazione della scuola: un piano editoriale ben costruito e un calendario editoriale diversificato possono essere la chiave per una comunicazione coinvolgente ed efficace.

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Valeria Alinei

Professionista nel campo del Marketing e della Comunicazione. Grazie ad un background accademico internazionale, ha svolto ricerche in merito all’applicazione del marketing al settore dell’istruzione, a partire dal lavoro di Tesi magistrale dal titolo “Higher Education Marketing a supporto dell’internazionalizzazione delle Università”, che le è valso una Menzione Speciale da parte dell’AICUN - Associazione Italiana Comunicatori d’Università. Ha collaborato con l’Ufficio Marketing dell’Università Cattolica di Milano ed è - dal 2016 - una firma stabile del blog di Education Marketing Italia. Nel dicembre 2019 ha pubblicato con la McGraw-Hill il suo primo libro dal titolo "Education marketing. Strategie e strumenti per comunicare il valore nel mondo dell'istruzione".

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