Docente tutor e docente orientatore: cosa c’è da sapere

Alla riapertura delle scuole, in questo nuovo anno scolastico, ci sono due nuove figure, con specifici ruoli, distinti da quelli del docente in aula

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Nel quadro delle riforme previste dal PNRR, il Ministero dell’istruzione e del merito, ha pensato di introdurre delle novità, promosse con le Linee guida per l’orientamento, a partire dall’anno scolastico 2023-2024.

Tra gli aggiornamenti previsti vi è l’introduzione di due nuove figure nell’organico scolastico, con il fine di valorizzare le inclinazioni dei singoli studenti e sostenerli nel compiere delle scelte consapevoli circa il proprio futuro professionale.

Il Decreto, firmato il 22 dicembre 2022 dal Ministro Valditara, ha l’obiettivo di evitare la dispersione scolastica, favorire il raccordo tra il secondo e il terzo ciclo delle scuole superiori, e migliorare l’accesso all’istruzione terziaria. Al compito di collaborare nel raggiungimento di tali obiettivi saranno chiamati oltre 40 mila docenti che, a partire da settembre, lavoreranno nel ruolo di tutor e orientatore.

Si tratta di due figure che non possono essere sovrapposte in un unico docente, perché si occupano di mansioni diverse. Vediamo nel dettaglio le caratteristiche di questi due nuovi attori scolastici.

 

Chi è il docente tutor

Il tutor è la figura scolastica che ha il compito di supportare gli studenti nella crescita personale e scolastica, promuovendo diverse attività:

  • Fornire aiuto nel creare un E-Portfolio personale, che comprende il percorso di studi effettuato e le competenze personali acquisite, nell’ottica delle prospettive future
  • Consigliare le famiglie nel coadiuvare il giovane nelle future scelte, rendendo ancora più efficace il patto educativo di corresponsabilità (per approfondire Genitori contro insegnanti).

 

Cos’è l’E-portfolio

Una delle principali attività che spettano alla figura del tutor è di aiutare l’allievo ad affrontare una novità importante: l’E-Portfolio.

Si tratta di uno strumento digitale attraverso il quale ciascun studente potrà documentare il proprio percorso di studi e le esperienze a cui ha partecipato.

Tra le esperienze da inserire, ad esempio, eventuali PCTO, e uno specifico progetto, definito “capolavoro” che, per ogni anno scolastico, sarà scelto direttamente dall’alunno, tra quelli che più lo rappresentano. Inoltre, il documento sarà completato dalle riflessioni auto-valutative dello studente, che, aiutato dal tutor, sarà invitato a riflettere sul percorso svolto nell’ottica di prospettive future.

 

Chi è il docente orientatore

L’orientatore scolastico si occupa di favorire l’orientamento degli alunni, in linea con le rispettive capacità e interessi, tenendo conto del percorso di studi svolto e delle possibilità offerte dal territorio.

Il quotidiano “La Repubblica” ha definito l’orientatore come il docente che “dovrà fornire attività di orientamento per consentire agli studenti di fare scelte in linea con le aspirazioni, le potenzialità e i progetti di vita, nella consapevolezza dei diversi percorsi di studio e di lavoro e della varietà di offerta dei territori, nel mondo produttivo e universitario”.

Una figura che sembra avvicinarsi a quella, più consolidata nel tempo, del consulente scolastico negli Stati Uniti. Il consulente è una vera e propria guida che segue lo studente nei diversi step del lungo percorso di studi, aiutandolo nella scelta del college più adatto.

L’orientatore sarà, dunque, un professionista in grado di sostenere l’alunno, aiutandolo a non incappare nell’eventualità di dover ripetere l’anno scolastico. Ma non solo, è una figura chiave nel contrasto alla dispersione scolastica, un fenomeno ancora importante in Italia. Infatti, secondo i dati dell’ultima indagine Istat 2022, nella fascia 18-25 anni, l’abbandono scolastico è pari all’11,5% e la percentuale di coloro che riescono a concludere il percorso di studi ottenendo un certificato di diploma, è al di sotto della media europea del 7,4%.

Le attività di orientamento sono inserite nelle attività formative, con un modulo curriculare di 30 ore previsto nel triennio, che permetterà agli alunni di usufruire di percorsi personalizzati e inclusivi.

 

Chi può ricoprire i nuovi ruoli?

Il Ministero dell’Istruzione e del merito ha elaborato delle linee guida per la scelta del personale specializzato. Sono delle indicazioni non perentorie che ogni singolo istituto, su delibera del Collegio degli insegnanti, può modificare.

È preferibile indicare un docente con contratto indeterminato e almeno cinque anni di anzianità nel settore, che si sia già occupato, in parte, delle mansioni relative al ruolo che dovrà ricoprire, e che sia disponibile a mantenere la posizione lavorativa per tre anni.

La retribuzione media prevista per il docente tutor è compresa tra 1500-2000 euro lordi annui, mentre per il docente orientatore oscilla tra 2850-4750 euro lordi l’anno.

Il Ministero sta prevedendo un riconoscimento anche in termini di punteggio nelle graduatorie di istituto e di mobilità. La questione dovrebbe essere discussa con i sindacati nazionali per l’anno scolastico 2024/2025.

Per essere abilitati a ricoprire le due nuove posizioni previste nell’organico scolastico, è necessario seguire un percorso ad hoc. Il primo programma di formazione è stato erogato tramite piattaforma “Futura PNRR”, erogato tra aprile e maggio 2023, in tempo per l’apertura del calendario scolastico.

 

Le FAQ sull’argomento

Abbiamo pensato di selezionare le domande più utili ed interessanti individuate sul sito del MIUR, che possono aiutare a familiarizzare con le due nuove figure e a comprendere meglio ogni aspetto del loro lavoro:

  • È previsto un numero massimo di tutor/orientatori all’interno di un istituto? Ogni scuola potrà gestire autonomamente la scelta del numero di docenti abilitati, secondo le proprie necessità
  • Il percorso formativo del tutor e dell’orientatore sono diversi? Si tratta di un’unica attività di formazione di 20 ore che, per l’anno in corso, è stata gestita da INDIRE
  • L’orientamento non è previsto per il biennio? Per quest’anno i fondi stanziati (150 milioni di euro) sono destinati al triennio
  • Anche i corsi serali possono usufruire delle nuove figure? Si, perché si tiene conto delle esigenze di tutti gli studenti
  • Come si determina nel dettaglio il compenso per tutor e orientatore? Nella circolare 958 05/04/2023 si legge che “Ciascuna istituzione scolastica, in sede di contrattazione integrativa, definisce i criteri di utilizzo delle risorse finanziarie assegnate, nonché la determinazione della misura dei compensi, avuto riguardo alle peculiarità organizzative ed allo specifico contesto di riferimento, per remunerare le attività dei tutor e degli orientatori nell’anno scolastico 2023/2024”
  • Accettare l’incarico vincola alla permanenza triennale nell’istituto in questione? No, non rappresenta un vincolo alla mobilità del docente.

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Ilenia Valleriani

Ho conseguito con lode la laurea specialistica in Comunicazione d’Impresa, successivamente alla laurea triennale in Scienze della Comunicazione, presso l’Università La Sapienza di Roma. Insegnante nella scuola superiore di secondo grado, dal 2017 ho iniziato l’attività di content writer, in particolare sui temi del marketing e della comunicazione, per seguire la passione che coltivo sin da bambina: la scrittura. Da luglio 2021 collaboro con il blog di Education Marketing Italia.

Commento su “Docente tutor e docente orientatore: cosa c’è da sapere

  1. Troppi anni sono che certifico le scoperte dei migliori studenti cercando di fare emergere le loro vere ispirazioni e desideri di trovare un lavoro che non si sentono affaticati perché studiano quello che per loro e’ la loro giusta ispirazione .

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