Podcast a scuola: come realizzarli con i ragazzi

Ecco una guida per crare podcast a scuola: un'attività ricca di spunti per la didattica e coinvolgente e divertente per i ragazzi.

podcast a scuola
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Il podcast ha fatto registrare tassi di forte crescita in Italia. Si conferma come una delle più grandi e importanti novità della comunicazione mondiale negli ultimi anni, tanto da cominciare ad essere presente anche nel mondo della scuola.

Non solo serie e film su piattaforme di streaming, audiolibri e video su YouTube. C’è un altro tipo di contenuto digitale che va sempre più affermandosi nel panorama dei media: il podcast. In Italia il lockdown ha portato soprattutto i giovani ad ascoltare sempre più podcast: 1 italiano su 4 ha l’abitudine di ritagliarsi i suoi momenti quotidiani per inforcare le cuffiette e ascoltare i programmi preferiti facendo così registrare un aumento della fruizione di questi contenuti del 29% rispetto all’anno precedente (1).

Ripassino veloce: con il termine podcast si fa riferimento a contenuti audio, di solito organizzati in episodi e serie, resi disponibili on demand su Internet. Ascoltandoli, l’esperienza è simile all’ascolto di un programma radiofonico mentre la fruizione è spontanea come l’ascolto di una traccia audio di un lettore musicale o un messaggio vocale nelle chat di messaggistica.

 

Perché fare podcast a scuola?

Cosa c’entra tutto ciò con la scuola?

Si parla di podcast a scuola principalmente in due modi:

  1. podcast come risorsa di studio (in questo articolo trovi un elenco di consigli – e di podcast – da cui lasciarti ispirare );
  2. podcast come attività laboratoriale.

In questo articolo parliamo di podcast come attività laboratoriale da proporre ai ragazzi.

Molti insegnanti hanno deciso di sperimentare la creazione di questi contenuti audio come attività da inserire nel proprio programma. L’interesse intorno a questa attività sta crescendo sempre di più perchè progettare e realizzare un podcast permette di mettere in campo tutte quelle competenze definite soft o non cognitive che sono trasversali e fondamentali, e che spesso è difficile mettere in pratica in un contesto educativo.

Come descritto nella guida “Didattica con il podcasting e la web-tv manuale per insegnanti e studenti” di L. Piergiovanni e D. Tognocchi, la realizzazione di un podcast come attività didattica permette agli studenti di esercitarsi nell’uso e nell’arte della lingua orale e scritta, migliorare la dizione, usare efficacemente il tono della voce e acquisire confidenza con l’esposizione imparando a gestire la propria emotività. Tutto il gruppo impara a lavorare come un team unito e a portare avanti un progetto che, oltretutto, li costringe a rispettare delle scadenze fisse.

I ragazzi possono sentirsi più motivati ed interessati alle attività di apprendimento vista la maggior propensione che hanno verso l’uso delle nuove tecnologie. Non da ultimo, si educano ad un uso positivo, critico ed efficace di tecnologie.

Insomma, fare un podcast è un po’ come andare in radio: le azioni e gli step da portare avanti sono molti e quindi le possibilità di tipo didattico ed educativo sono svariate. E, soprattutto, i ragazzi si dimostrano propositivi e entusiasti.

 

Rosa Maria Caffio è tra gli insegnanti che si stanno impegnando in questo tipo di progetti. È docente di lingua inglese presso l’istituto Comprensivo Monte San Pietro con ruolo di Animatore Digitale e di funzione strumentale per l’innovazione digitale e il coordinamento azioni PNSD ed è stata scelta, grazie alla sua esperienza, come relatrice dell’intervento “The Radio is on” di Didacta 2021. Abbiamo preso spunto dal suo discorso per proporre consigli, idee e strumenti a chi, come te, è sempre in cerca di innovazione e nuovi stimoli da proporre durante le attività formative.

 

Ruoli e mansioni da prevedere

Quando si crea un podcast serve qualcuno che si faccia venire idee originali sugli argomenti da proporre e anche qualcuno che faccia poi delle ricerche per dare forma e struttura alle idee; bisogna scrivere i testi, e serve qualcuno che vada in live e li reciti ma anche chi si occupi della regia del programma. Non solo, ai nostri podcast serviranno delle copertine grafiche e servirà che essi vengano pubblicati sul sito web o sui canali social della scuola. Insomma, di lavoro ce n’è per tutti: speaker, regista, social media manager, web designer, direttore musicale, caporedattore, direttore creativo, designer sono alcuni dei ruoli da prevedere.

Come assegnare le mansioni? Puoi creare un modulo da far compilare ai ragazzi interessati al progetto. Saranno loro a proporsi per il ruolo per cui si sentono più predisposti. Tutti saranno protagonisti e faranno parte della “redazione” come giornalisti ma con compiti diversi rispetto alle inclinazioni e capacità di ognuno.

 

Format, logo e calendario editoriale

Solitamente i podcast sono prodotti in serie: si prevede quindi di creare diverse puntate accomunate da un fil rouge, un comune denominatore che caratterizzerà il vostro programma. Scegliete quindi insieme un tema generale e poi lo declinate in diverse “pillole” che costituiranno le singole puntate.

Scegliete le date e l’orario di pubblicazione (dovreste riuscire a creare un appuntamento fisso per gli ascoltatori) per costruire così il vostro calendario editoriale.

Sarà fondamentale trovare un nome (di 20-29 caratteri) al vostro progetto-podcast, che suoni bene, che sia facile da trovare e riconoscere e dovrete pensare a un logo che vi contraddistingua. Ma anche il naming dei titoli dei singoli episodi è un passaggio da curare: devono essere chiari e accattivanti.

Decidete quindi il tipo di performance orale: conversazioni, interviste, fiction, narrativa. Stabilite infine una durata indicativa.

Scegliete se creare dei podcast che trasmetterete in diretta oppure se crearli offline e metterli a disposizione solo una volta conclusi e confezionati. La prima opzione vi da la possibilità di interagire con gli utenti in ascolto e dà maggiore spontaneità. La seconda permette una realizzazione più raffinata, ma anche più tempo da dedicare.

 

La scaletta dell’episodio

Innanzi tutto è importante definire la scaletta del discorso per ottimizzare i tempi e affrontare tutti gli argomenti previsti. Rosa, nel suo intervento, ipotizza una situazione in cui, scelto un argomento, venga intervistato un esperto, ospite del programma.

  • Introduzione: presentare il podcast, la scuola, gli speaker e inserire sempre un invito all’azione (come ad esempio seguire i canali social della scuola, se sono attivi)
  • Presentazione dell’episodio e quindi dell’argomento che verrà trattato
  • Presentazione di eventuali ospiti/intervistati (e dei suoi contatti mail o social)
  • Narrazione dell’argomento principale
  • Eventuale intervista
  • Narrazione dell’argomento secondario
  • Conclusioni, ringraziamenti e saluti (ricordarsi di dare le informazioni riguardanti il prossimo appuntamento)

 

Strumenti e software

Ecco lo starter kit per produttori di podcast:

  • USB microphone (tipologia: condensatore)
  • Cuffie (importanti per non alterare la voce e sentire solo quella esterna)
  • PC oppure lo smartphone dei ragazzi

 

Spreaker: programma ottimo per le dirette e per caricare i podcast. Ha un piano free che permette di realizzare dirette della durata di 15 minuti.

Soundtrap: consente agli utenti di creare musica o podcast. All’interno del software si trovano dei loop ovvero delle piccole tracce musicali suonate da piano, batteria, basso, chitarra, eccetera, che possono essere mixati insieme per creare jingle e suoni originali senza incorrere a problemi con i diritti d’autore.

Anchor: piattaforma adatta ai principianti molto facile da usare messa a disposizione da Spotify. Utile perché crea contenitori per i programmi ed è collegato a diversi canali di distribuzione.

 

Questi programmi permettono di aggiungere la tua trasmissione su qualsiasi app dedicata (come iTunes, Spotify e Google Podcasts) in modo semplice e immediato, in modo che sia subito pronta per l’ascolto da parte del pubblico.

Audacity per Windows e Garage Band per Apple sono programmi per gestire la post produzione e quindi migliorare la qualità di suoni, musica e voce.

 

Il ruolo della musica

La musica ha un ruolo importante nel podcast. Sigle, jingle o effetti sonori sono elementi che possono servire per vivacizzare, creare maggiore coinvolgimento. Talvolta, sono elementi stessi di contenuto all’interno della narrazione dell’argomento scelto.

Di norma, viene usato un brano musicale tra ogni blocco individuato nella scaletta. Si tratta di una liaison breve, di pochi secondi, che serve per scandire la puntata e mantenere vivo l’interesse.

Attenzione però alla scelta dei brani! È fondamentale cercare licenze royalty-free quando utilizzi la musica per i podcast in modo da non dover pagare per l’uso o il download. Questo articolo di podcastinsight.com può aiutarti a chiarire le idee e suggerisce molto piattaforme in cui trovare della musica da usare.

 

Consigli per gli speaker

  • Parlare con voce chiara, lentamente e scandendo le parole
  • Evitare pause lunghe
  • Non strillare, non masticare
  • Non sbadigliare, non sospirare

 

Rompere gli indugi

Per assicurarti di partire con il piede giusto:

  • fai sempre una prova prima di ogni registrazione e riascoltala con le cuffie per assicurarti che tutto sia collegato nel modo giusto;
  • fai usare ai ragazzi nomi di battesimo o nickname: ciò solleva dal campo delle autorizzazioni.

 

Non abbiate timore di fare qualche errore o che delle piccole imperfezioni guastino il vostro podcast. La puntata sarà tanto più piacevole tanto più riuscirete ad entrare in sintonia con il pubblico. E per riuscirci le parole chiave sono: autenticità, spontaneità e personalità.

 

 

(1) Fonte: Tra ascolti e pubblicità, il covid non ferma il mercato dei podcast. il report di Voxnest, Francesco Tempesta

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Giulia Cattoni

Faccio quello che faccio da sempre: scrivo. Uso la scrittura per dare forma a pensieri e idee. Da piccola consumavo pagine e pagine per descrivere le mie avventure quotidiane sul diario, oggi uso il linguaggio per creare testi efficaci, contenuti digitali, e organizzarne la gestione. Mi piace trovare le parole giuste, mettere ordine ai testi e renderli chiari, e creare contenuti accessibili, piacevoli e utili. Faccio parte del team di Education Marketing Italia dal 2016: ho iniziato come autrice del blog e negli anni ho ampliato i miei ruoli. Oltre alla produzione e gestione dei nostri contenuti, affianco i miei colleghi nella gestione degli open day e nelle attività di design thinking. Dal 2023 mi occupo in prima linea della cura del nostro brand: dalle mie mani passano piani editoriali, articoli, post, newsletter, webinar e la strategia che li tiene insieme. Mi sono laureata in Comunicazione con una tesi sull'uso della lingua per l'infanzia, ho frequentato corsi sulla didattica emozionale e sulla robotica educativa. Sono stata istruttrice di pallavolo nel settore giovanile comasco.

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